Sono le nove di sera, i piccoli sono già nel letto. Una giornata piena di sorrisi e risate, quanti giochi! Loro sono lì, sotto le coperte, con il viso appena sgusciante dalle lenzuola. “Papà! Buonanotte fiorellino!” È il loro momento paradisiaco. Il loro papà gli avrebbe intonato da lì a poco buonanotte, buonanotte fiorellino... Pochi secondi, una breve cantilena, quasi stonata, ma per loro il canto più dolce per abbandonarsi a Morfeo. Ma ad un tratto, poco prima di partire con le prime note, un’altra interruzione! “Papà! Stasera storia buffa!!”

La storia buffa era nata per gioco. Una sera di alcuni mesi fa, al termine di una giornata un po’ triste, avevo promesso loro una storiella inventata dal papà. Una storia buffa, per l’appunto. Una storia di pochi minuti, completamente arrangiata e non pianificata. Che arrivava dritta dal cuore, e che prendeva spunto da qualcosa successo durante il giorno. Era diventato l’evento, il gioco al quale il papà non poteva esimersi, anche nelle giornate più pesanti.

I mesi passavano, le storie buffe diventavano sempre di più. Alcune belle, piene di amore, di significato e tante risate. Altre erano meno belle, figlie dalla stanchezza o della poca lucidità di quel giorno. Ma avevano tutte un comune denominatore: entrare nel cuore dei miei piccoli e rendere le loro notti ancora più tranquille e piene di sogni colorati. Al mattino la sveglia, sempre con la musica alta e tanti pancake da gustare. Ed è così che mese dopo mese, anno dopo anno, i nostri figli crescevano sempre sorridenti e pieni di vita. Ed è così che nacque l’idea di creare un'Associazione dedicata allo sviluppo e alla crescita dei bambini, specialmente per i piccoli con più difficoltà.

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